di Carlo Balestriere – Immagina la scena. Sei nel tuo ufficio intento a svolgere le noiose mansioni del tuo lavoro. Diciamo che durano dalle 8 alle 10 ore al giorno.
Nella stessa stanza ci sono anche dei tuoi colleghi, che fanno le stesse cose, ma con una sola differenza: alcuni sono autorizzati a prendersi quasi una settimana di ferie in più, mentre tu no.
L’azienda Che Dà Ferie Extra A Chi Non Fuma
E’ quello che avrà pensato un dipendente della Piala Inc., un’azienda giapponese che si occupa di marketing, i cui uffici si trovano al 29esimo piano di un grattacielo situato a Ebisu, uno dei principali distretti della città di Tokyo.
Questo dipendente (che per comodità chiameremo Jun), aveva notato che nel suo ufficio accadeva un fatto strano e ingiusto.
Una parte dei suoi colleghi si prendeva quotidianamente una pausa extra dal lavoro per uscire fuori di strada a fumare.
Dal momento che dall’ufficio al piano terra ci sono 29 piani, i dipendenti sono obbligati a usare un ascensore, impiegando la bellezza di un quarto d’ora per l’andata e il ritorno (più il tempo della sigaretta, ovviamente).
Troppo Tempo Per Andare A Fumarsi Una Sigaretta
Jun, un giorno, deve aver preso la calcolatrice a fatto qualche conto.
Un quarto d’ora di pausa al giorno, moltiplicato per i 300 giorni lavorativi all’anno fanno 4.500 minuti, l’equivalente di 6 giorni di pausa extra in più.
6 giorni di ferie in più!
Irritato, Jun ha deciso di esporre tutto il suo malcontento in una lettera da far arrivare all’ufficio delle Risorse Umane.
«Uno dei nostri dipendenti non-fumatore ha inserito un messaggio nella casella delle lettere aziendali, affermando che le pause-sigaretta stavano causando dei problemi nella divisione del carico di lavoro», ha dichiarato Hirotaka Matsushima, portavoce della Piala Inc., in un’intervista rilasciata al The Telegraph.
In pratica c’era chi lavorava più degli altri, e questo non era giusto.
Il CEO ha letto la lettera e ha dato ragione al dipendente.
Ha quindi deciso di non punire chi si assentava per dar aria al suo vizio, ma concedere sei giorni di congedo extra pagato a tutti gli altri.
«Spero di incoraggiare i dipendenti a smetter di fumare attraverso incentivi a farlo più che penalizzazioni o restrizioni.», ha detto il Takao Asuka, il CEO dell’azienda.
La strategia sembra funzionare.
Già quattro dipendenti hanno colto la palla al balzo per smettere di fumare e godere delle ferie extra.
Infine, 30 sono i lavoratori (su 120) che a Settembre si sono fatti una bella vacanza settimanale, stimolando i colleghi ad adottare lo stesso comportamento salutare.
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Cosa Ci Insegna Questa Storia
Mi piace molto questa storia che sta facendo impazzire il web giapponese.
E’ la dimostrazione che si possono promuovere comportamenti positivi e salutari senza punire e perseguitare le persone.
Il vizio del fumo non è una cosa banale.
Chi ne è affetto spesso sarebbe ben felice di liberarsene in quanto è consapevole di guadagnarci una vita più lunga, più sana e con meno probabilità di andare in contro a terribili malattie.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Salute, il 21.7 percento degli adulti in Giappone fuma, e il trend è più alto tra i maschi e le generazioni più vecchie.
Le aziende giapponesi stanno intensificando i loro sforzi per proteggere la salute dei propri dipendenti, anche dal fumo passivo.
Ad esempio, la Lawson Inc., che gestisce numerosi minimarket aperti 24 ore su 24, ha recentemente bandito le sigarette nel suo quartier generale e nei suoi uffici regionali.
Il problema è che non è per niente facile farlo e quindi è assolutamente inutile urlare contro e mortificare chi è dipendente dal fumo.
E’ necessario adottare altre strategie supportive.
L’idea del CEO di Piala Inc. sembra essere tra queste.
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Articolo consigliato: “10 Abitudini Che Devi Cambiare Per Essere Felice”
Lettura consigliata: “È facile smettere di fumare se sai come farlo” di Allan Carr.
Puoi leggere un estratto del libro a questo indirizzo.


Fondatore di Psicologia Applicata.
Mi interesso di Psicologia, persuasione, tecnologia e di cucina giapponese che ha rovinato le mie finanze.
Il mio obiettivo è diffondere conoscenza, arricchire le persone ed estrarre il meglio da loro.
Il mio mantra è:
“La conoscenza è potere.”