La domanda che si è fatta la maggior parte degli italiani stamattina, quando si è alzata dal letto, è stata “ma oggi ho dormito di più o di meno?”

A questo giro siamo stati sfigati, in quanto abbiamo dormito un’ora in meno, ma ci rifaremo ad Autunno, quando sposteremo le lancette indietro e dormiremo di più.

 

La questione dell’ora legale è molto sentita dalle persone.
Essendo il cervello naturalmente programmato per provare un sentimento di avversione alla perdita, il solo pensiero di aver perso un’ora della propria vita può compromettere l’umore dell’intera giornata.

 

Gli effetti dell’ora legale sulla nostra psiche, tuttavia, non si limitano all’umore, ma condizionano il nostro organismo in tanti altri modi, spesso pericolosissimi.

 

 

 

A cosa diavolo serve l’ora legale?

Già… ma a che serve l’ora legale?
Incasina la vita di milioni di persone, fa de-sincronizzare gli orologi delle aziende causando perdite di milioni di euro ogni anno e in più risulta nocivo anche per la salute in generale (come vedremo più avanti).

 

L’ora legale consiste nel mandare avanti di un’ora le lancette dell’orologio, facendo sì che il Sole tramonti alle 19:00 di sera, invece che alle 18:00.

Il primo a proporlo fu Benjamin Franklin, il quale si accorse che le persone consumavano troppe candele per via della vita notturna.
La sua soluzione sarebbe stata quella di “obbligare” i cittadini a svegliarsi un’ora prima, in modo da iniziare e terminare la giornata quando il Sole riusciva ancora a illuminare le città.
Franklin pensò addirittura di tassare le tende in modo da evitare che le persone le tenessero chiuse e che si svegliassero tardi.

 

Il progetto di Franklin fu prima accantonato e poi ripreso 150 anni dopo, agli inizi del ‘900, anche se senza i rigidi divieti e tasse.
L’Italia aderì al piano di risparmio energetico negli anni ’60.

 

Avrai capito, quindi, che l’unico scopo dell’ora legale è quello di risparmiare energia.
Nel 1700 poteva anche essere un’idea bizzarra, ma ai giorni nostri è diventata una vera priorità per salvaguardare il nostro ambiente.

 

Non tutti sono concordi sull’utilità dell’ora legale.
Alcuni ritengono che i costi superino i benefici.

La questione è diventata così importante che qualche anno fa il Parlamento Europeo aveva proposto di abolire completamente l’ora legale a causa dei danni causati alla salute dei cittadini.

Vediamo, allora, quali sono gli effetti nocivi dell’ora legale sulla nostra psiche.

 

 

1. Il sonno va letteralmente a farsi benedire. 

Hai dormito un’ora in meno e potresti pensare:

 

“Vabbè, recupererò l’ora persa andando a dormire un’ora prima.”

 

Il problema è che adattarsi a un nuovo intervallo temporale (che era diventato un’abitudine consolidata) è faticoso e genera un sonno qualitativamente inferiore per molti giorni.

 

 

Ciò è causato dall’impatto dell’ora legale che influenza il nostro ritmo circadiano, ovvero l’orologio interno che tutti noi abbiamo e che regola le funzioni chimiche del nostro corpo.

 

Un esempio?
La melatonina è una sostanza che il nostro organismo produce quando è buio e serve a favorire il sonno.

Quando impostiamo l’ora legale, il Sole sorge un’ora dopo e quindi ritardiamo il momento in cui il nostro corpo viene inondato dalla luce.
Immersi nel buio della nostra stanza, la melatonina continua a circolare nel nostro organismo e di conseguenza diventa molto difficile svegliarsi.

E non è finita qui!

Il problema si ripresenta la sera, quando il Sole tramonta un’ora dopo e la melatonina ha un’ora in meno per diffondersi nel corpo e favorire un sonno di qualità.

 

In media, ci vogliono 2-3 settimane al cervello di un essere umano per sincronizzare l’orologio biologico con il nuovo orario.

 

 

2. Cala la produttività delle persone.

Più sonno disturbato significa anche meno concentrazione e produttività durante la giornata.

Uno studio condotto nel 2012 dallo psicologo David T. Wegner (e altri suoi colleghi), pubblicato sulla rivista Journal of Applied Psychology, ha dimostrato che le persone tendono a sprecare più tempo su Internet quando scatta l’ora legale.

Questo fenomeno viene chiamato “cyberloafing, ovvero la tendenza a “cazzeggiare” su Internet e sui Social Media quando in realtà si dovrebbe fare qualcos’altro di produttivo (come studiare o lavorare).

Ti sarà capitato diverse volte di sfogliare quasi automaticamente la Home di Facebook per decine di minuti senza che la tua attenzione fosse catturata da qualche post in particolare.
Beh, in quei casi, la colpa non è dei tuoi amici che in quel momento non hanno niente di interessante da postare.
La colpa è della tua attenzione che è più debole e non è in grado di agganciarsi a qualche stimolo.

 

 

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3. L’ora legale ti fa fallire i test importanti.

Un altro studio americano ha analizzato il rendimento di alcuni studenti che dovevano affrontare un esame di ammissione al college (che negli Stati Uniti equivale all’Università).

Gli studenti sono stati divisi in due gruppi in base all’orario in cui andavano a letto la sera prima del test.
Il primo gruppo è andato a dormire utilizzando l’orario normale, mentre il secondo gruppo ha spostato le lancette un’ora in avanti, come se si stesse simulando l’ora legale.

 

Il risultato?
La mattina dopo, quando gli studenti si sono svegliati per andare a sostenere il test, c’è stata una differenza significativa tra i due gruppi.
Chi era andato a dormire con l’ora legale otteneva un punteggio del 2% inferiore al test di ammissione al college, rispetto a chi aveva dormito normalmente.

 

Ora, il 2% potrà sembrarti un valore molto basso ma in realtà non lo è.
Chi ha fatto un test di ammissione all’Università oppure un Concorso pubblico sa molto bene che i posti si giocano su pochi centesimi di scarto.
Uno 0,02 di differenza tra il tuo punteggio e quello di un’altra persona può fare la differenza tra essere accettati oppure esclusi.

In pratica, il tuo futuro da brillante scienziato oppure da impiegato statale è determinato da un’ora di sonno in più rispetto agli altri.

 

 

4. Aumentano gli incidenti mortali per strada e sul lavoro.

Un altro spiacevole effetto dell’ora legale è che il giorno dopo in cui entra in vigore, ovvero il Lunedì, aumenta improvvisamente il numero di incidenti mortali.

Il motivo, si presume, è che le persone si mettono alla guida più assonnate e con meno concentrazione.

 

Questa tesi è supportata da un esperimento che riguarda i lavoratori in generale.
Durante questa ricerca, alcuni minatori sono stati divisi in due gruppi.
Il primo gruppo dormiva secondo l’orario normale, mentre il secondo gruppo aveva le lancette dell’orologio spostati in avanti.

Insomma, l’esperimento era simile a quello degli studenti illustrato in precedenza.

 

Dai risultati è emerso che il gruppo di minatori che aveva dormito con l’ora legale commetteva molti più errori, sperimentava più incidenti e infortuni gravi.

Tutto questo era causato dal calo di concentrazione generato dall’orario modificato.

 

 

 

 

5. Aumentano gli infarti perché ci si sveglia prima.

Anche l’attività dell’organo fondamentale per la circolazione sanguigna – il cuore – è influenzata dall’ora legale.

Stando a diverse ricerche che hanno analizzato le statistiche dei principali ospedali americani, nella settimana successiva all’ora legale aumentano i ricoveri per infarto.

 

Come sappiamo, è più probabile avere un infarto di mattina, in quanto il sistema cardiovascolare passa bruscamente da uno stato di riposo (quando dormi) a uno stato di agitazione (“dannazione, ho fatto tardi al lavoro!”).

Quando si perde un’ora di sonno a causa dell’ora legale, potrebbe aumentare ulteriormente la probabilità di morire di crepacuore per via dell’ulteriore stress che si aggiunge.

 

 

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5. Lo sfasamento dell’orologio biologico aumenta il numero di suicidi.

Infine, sembra che l’ora legale abbia un’influenza anche sulla scelta di togliersi la vita.
In uno studio condotto in Australia nel 2008 dal Michael Berk, rinomato professore di Psichiatria presso l’Università di Deakin, si è notato un leggero aumento del tasso di suicidi nelle prime settimane post-ora legale.

 

Secondo i ricercatori, le persone psicologicamente più deboli e inclini a commettere questo atto estremo sarebbero suscettibili ai cambiamenti chimici causati dallo sfasamento dell’orologio biologico.

 

 

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Conclusioni.

L’ora legale è un’invenzione recente che riguarda, tra l’altro, solo una parte degli umani.
Non tutti gli Stati adottano questa prassi.

Oltretutto non è naturale, ma una vera e propria forzatura, che è tuttavia necessaria per risparmiare energia.

Gli esperti del sonno consigliano di adattarsi al nuovo orario legale gradualmente.
Per vivere meglio, non sconvolgere bruscamente il tuo sonno, ma sposta le lancette in avanti di 1 quarto d’ora al giorno.
In questo modo avrai 4-5 giorni per abituarti al cambiamento e il tuo organismo ne beneficerà.

 

Da Carlo Balestriere è tutto, ci vediamo al prossimo articolo di Psicologia Applicata.
Alla prossima!

 

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