In questo articolo scopriremo:
Come alterare la tua esperienza onirica e aumentare la probabilità di fare bei sogni ed evitare gli incubi
e perché non riusciamo a ricordare alcuni sogni quando ci svegliamo.

 

 

[1.] Manipolare I Propri Sogni E’ Possibile

Quante volte ti sarà capitato di svegliarti, avere ancora in mente un sogno interessante che hai fatto e sperimentare la frustrante esperienza di vederlo sparire con il passare dei secondi?
E’ come se si volesse raccogliere l’acqua unendo le mani a coppa: non importa quanto forte tu possa stringere, lentamente il liquido sparirà tra le tue dita.

 

Ancora, chi non ha mai desiderato di poter fare solo bei sogni e allontanare gli incubi?

L’idea di riuscire a manipolare il proprio mondo onirico ha sempre affascinato l’uomo, forse da millenni.
Pensiamo, ad esempio, a quegli sciamani o indovini che ricoprivano ruoli molto importanti nelle antiche società, per il semplice fatto di riuscire a leggere il futuro dai sogni.

Ovviamente questo è impossibile.  Ci tengo a specificarlo in quanto mi arrivano molti messaggi di persone che chiedono di interpretare i loro sogni raccontati in chat.  Ragazzi, non funziona così.

Quello che si può comunque fare è manipolare il tuo cervello e alterare la tua esperienza onirica.  Il tutto secondo la scienza: vediamo come.

 

 

[2.] Come Alterare I Sogni Di Una Persone

William C. Dement, professore di Psicologia presso la prestigiosa Università di Stanford, è anche il direttore del dipartimento «Sleep Research and Clinical Programs».

Insomma, di sonno e sogni, lui è il grande esperto e ci svela alcuni trucchi per aumentare la probabilità di fare sogni piacevoli.

“Bastano alcuni piccoli accorgimenti per aumentare le probabilità di fare un bel sogno”, afferma nel suo libro “Il sonno e i suoi segreti. Dormire bene per vivere meglio“.
In pratica, è possibile «alterare» l’attività onirica di una persona con semplici tecniche, senza il bisogno di avere una strumentazione costosa da scienziati.
Sarebbe sufficiente, per esempio, avvicinare una boccetta di profumo al naso dell’addormentato, oppure soffiargli dell’aria sul viso con un ventaglio.
Un’altra tecnica è quella di fischiettare delicatamente vicino alle sue orecchie, non abbastanza forte da svegliarlo.

Se si vuole condizionare il sonno e aumentare le probabilità di fare un bel sogno, Dement suggerisce di accendere una luce non troppo forte nella stanza.
L’ideale sarebbe quello di non oscurare troppo la finestra, in modo tale che dei raggi del sole mattutino riescano a illuminare la stanza.
Il buio e l’oscurità, al contrario, aumentano la probabilità di fare incubi.

 

 

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[3.] Perché Spesso Non Ricordi Quel Che Sogni

Dement si è interessato anche al motivo per cui non riusciamo a ricordare le informazioni e le immagini che abbiamo appreso durante il sogno.
Secondo lo psicologo, questo fenomeno è collegato al tempo che separa la fine del sogno e il momento del risveglio.

I suoi studi condotti nei laboratori di Stanford hanno dimostrato che i soggetti svegliati di soprassalto durante la fase REM (fase del sonno caratterizzata da un rapido movimento degli occhi chiusi e particolari onde cerebrali) ricordavano con più probabilità ciò che avevano visto e sperimentato nel mondo onirico.
Al contrario, quando si svegliava un partecipante dopo 15 minuti dalla fine della fase REM, nella quasi totalità dei casi non riusciva a ricordare il sogno.

Perché accade questo fenomeno?  Sembrerebbe che la parte del cervello che si occupa di registrare le informazioni (cioè spostare questi dati dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine) si spenga.
Durante il sonno profondo non è possibile effettuare questo passaggio, e per questo non si riesce a ricordare cosa si è visto quando ci svegliamo.
E’ per questo che si hanno più possibilità di ricordare i sogni quando ci si sveglia di soprassalto: quella parte del cervello si “sveglia” e inizia a registrare freneticamente le informazioni prima che siano cancellate.

 

 

Conclusione

I sogni non hanno nulla di mistico.   Sono il tentativo del cervello di dare un senso all’insolita attività neuronale che avviene durante la notte, mentre il nostro corpo è paralizzato nel letto.
Questo vuol dire che è possibile per noi avere una certa influenza su cosa e come sognare.
Applica i suggerimenti del dottor Dement e fammi sapere se la qualità dei tuoi sogni migliora.

Da Carlo Balestriere è tutto, ci vediamo al prossimo articolo di Psicologia Applicata.

 

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Lettura consigliata: “L’interpretazione dei sogni” di Sigmund Freud.
Puoi leggere un estratto del libro a questo indirizzo.

Interpretazione dei Sogni di Sigmund Freud