di Carlo Balestriere
Alcuni manipolatori sono molto bravi nel non farsi riconoscere dalla società.
Sono un po’ come quei vecchietti che al parco lanciano le briciole ai piccioni: in passato potrebbero aver commesso le peggiori atrocità durante il regime fascista, ma tu non sarai mai in grado di capirlo.

In realtà i manipolatori condividono un’altra cosa con questi misteriosi novantenni: spargono le briciole.
In Psicologia per “Breadcrumbing” si intende la pratica dei manipolatori di inviare segnali ambigui per attrarre a sé le loro vittime.

 

Sia chiaro, nell’articolo utilizzo il termine maschile “manipolatore” per comodità, ma ciò che leggerai vale sia per gli uomini quanto per le donne.

 

 

I plagiatori mentali solitamente utilizzano strategie ben congeniate e comportamenti ambigui che mandano in confusione il malcapitato.
Breadcrumbing” è una parola inglese che significa letteralmente “spargere le briciole“, come se si stesse dando da mangiare a dei piccioni, con l’obiettivo di attirarli a sé.

 

 

Come riconoscere chi utilizza il Breadcrumbing contro di te

La parola che lentamente ti si forma nella mente e che dovrebbe allarmarti quando sei vittima di questa tecnica è “ambivalenza“.
Gli adepti del breadcrumbing sono quelle persone che mandano messaggi molto intimi, mettono “Mi piace” ai post in modo da suggerire interesse, ma che alla fine non ricercano un rapporto amoroso reale.
Instillano il dubbio, ma non concretizzano.

 

Facciamo un esempio.

Marta è una ragazza di 23 anni che studia Ingegneria e da poco ha conosciuto su Facebook un ragazzo, Dario, grazie al loro interesse comune per le serie TV.
Iniziano a chattare, parlano della nuova stagione del Trono di Spade e del finale di Breaking Bad.

Il sogno di Dario è quello di lavorare in un’agenzia di comunicazione.
Segretamente, infatti, contatta quelli della Ceres e di Netflix per chiedere se stanno cercando personale.

Solitamente è Marta che inizia le conversazioni.
Anzi, togliamo il “solitamente”: è sempre lei ad iniziare le conversazioni, ma all’inizio non ci dà molto peso.

Dario risponde in maniera amabile e ha sempre parole dolci quando lei lo contatta, ma sparisce per lunghi periodi senza un apparente motivo.
Il telefono? Sembra quasi non averlo dal momento che non risponde mai.

“Ciao, scusa, ero occupato!”, si giustifica lui per la 17esima volta, per poi passare offline e non riapparire più.

 

 

La caratteristica del manipolatore: utilizza l’assenza come arma

La ragazza inizia a spazientirsi.
E’ delusa e pensa di chiudere i ponti: chi si crede di essere per farsi desiderare così tanto?

Ed ecco lui che si presenta sotto casa e con un gesto teatrale fa apparire cioccolatini e un peluche gigante.
“Che cosa meravigliosa!”, pensa Marta, accecata da questa inattesa e insperata dimostrazione d’amore.

Accetta di andare con a casa sua dove consumeranno un rapporto.
Sembra proprio che abbia capito di essere più presente.
E invece il giorno dopo Dario non le invierà alcun messaggio di buongiorno. Non si farà sentire.
Quel che le aveva dato la sera prima erano solo briciole.

 

Briciole per tenerla in un continuo stato di tensione, mandarla in confusione e aumentare il suo controllo su di lei.
Questo scenario si ripeterà sistematicamente fino a quando Marta non reagirà o Dario si stancherà e punterà una nuova vittima.

 

 

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Spiazzare la vittima usando le sue aspettative

La vittima che riceve questi “segnali di interesse” resta spiazzata, le sue aspettative schizzano in alto per poi ricevere solo una grande frustrazione.

Questo ciclo viene ripetuto svariate volte e, se non interrotto, rischia di ingabbiare l’individuo e renderlo totalmente alla mercè del suo aguzzino.
Tra l’altro, la vittima perde l’opportunità di stringere rapporti seri con potenziali partner perché è ancora legata al suo “spargitore di briciole”, in eterna attesa che faccia un passo concreto.

Tu sei un pupazzo e loro i burattinai. E’ un divertimento (tutto ad un solo senso) fine a se stesso.

 

 

Perché qualcuno dovrebbe usare il breadcrumbing?

I manipolatori che utilizzano il breadcrumbing sono come il mostro di Loch Ness

Le motivazioni che spingono una persona ad utilizzare questa tecnica sono diverse: dalla semplice immaturità e insicurezza fino ad arrivare a un vero e proprio desiderio di controllare l’altro, alimentando così il proprio ego.

 

 

Il peggior tipo di manipolatore è quello che si ripresenta ogni sei mesi.
Lei o lui è come il mostro di Loch Ness: non si può quasi credere che questa creatura sia tornata nella tua vita“, ha affermato la dottoressa Alicia Winokur al New York Times.

 

 

Il suo ritorno comunica una sola cosa: “Ehi, stavo proprio pensando a te.”
O meglio, è quel che vuole farti credere.
La verità è che non vuole un tuo contatto. Vuole solo stravolgere la tua quiete”.

 

 

È complicato uscirne“, concorda Gayle Brewer, docente di Psicologia dell’Università del Lancashire,ma anche solo dare un nome a questo fenomeno, etichettarlo, aumenta la probabilità di riconoscerlo e fermarlo il prima possibile.

 

 

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Lettura consigliata: “Liberati dai manipolatori. Come disinnescare la loro influenza negativa” di Christel Petitcollin.
Puoi leggere un estratto del libro a questo indirizzo.

Liberati dai manipolatori di Christel Petitcollin