L’intelligenza emotiva è il tema dell’anno, secondo riviste, consulenti di risorse umane, leader e scienziati.
Sembra che gli esperti di tutto il mondo siano d’accordo nel considerarla la “competenza del futuro”, poiché possederla sarà determinante per cambiare se stessi e il mondo.


Nel breve articolo di oggi voglio illustrarti 5 ricerche scientifiche che, in un modo o nell’altro, riguardano fenomeni psicologici o neurochimici che caratterizzano il Natale.

di Carlo Balestriere – La cantante italo-americana Stefani Germanotta – in arte Lady Gaga – lancia un programma per gli studenti con l’obiettivo di liberarli dalla sofferenza causata dai disturbi che affliggono la mente, oltre che il corpo.
La cantante lo ha annunciato su un palco di Las Vegas, dopo una sua esibizione.
In collaborazione con il National Behavioural Health Council (paragonabile all’Istituto Superiore di Sanità italiano), la fondazione no-profit “Born This Way” della cantante avvierà un progetto per coinvolgere una trentina di scuole statunitensi.

Un team di scienziati ritiene di aver trovato la prova che l’ippocampo umano sia una struttura cerebrale necessaria per pianificare il futuro.
La ricerca, pubblicata sulla rivista Neuron, mette in relazione il ruolo dell’ippocampo nei processi di memorizzazione e nel prevedere gli effetti futuri delle nostre azioni.
I risultati di questo studio ci suggeriscono di combattere con maggior tenacia le malattie che colpiscono l’ippocampo, come il morbo di Alzheimer o l’epilessia, in quanto non solo inciderebbero sulla memoria, ma anche sui processi decisionali.

di Carlo Balestriere – Teresa è una donna che ha passato la sua l’intera esistenza a crescere i suoi figli, partoriti uno dietro l’altro.
Dopo trent’anni, quando anche l’ultimo aveva finalmente lasciato la casa, la donna si sentì rinascere.
Era come se si fosse liberata di un obbligo che qualcuno le aveva imposto nel momento in cui nacque donna, in un Paese la cui cultura limita l’indipendenza del sesso femminile e cerca di relegarlo esclusivamente all’allevamento dei figli.

di Carlo Balestriere – E’ Crisi di Governo. Se 20 anni fa ci avrebbe lasciati indifferenti, oggi, a causa della personalizzazione social della politica, ci sembra più simile a un gossip che coinvolge i nostri beniamini politici. Quindi ci interessa.
Oggi un mio amico psicologo mi ha detto “Questa Crisi di Governo è una Crisi di Coppia, ma dai risvolti tragicomici per tutti noi”.
Volendo stare al gioco, ho voluto analizzare la situazione proprio come se fosse una delle tante crisi di coppia.

“Non dirlo a nessuno” è la frase che con più frequenza dirai a qualcuno dopo avergli rivelato un segreto.
Perché è così difficile da rispettare questo ordine?
Uno psicologo del College di Medicine di Baylor spiega il motivo in questo articolo.

Quali sono secondo te le qualità che nella vita ti permettono di fare carriera?
Essere dei bravi calcolatori? Svegliarsi presto la mattina? Arrivare in ufficio prima degli altri?
Niente di tutto questo.

Qualche giorno fa mi è capitato di discutere con un fan riguardo l’utilità del lamento.
Su questo tema le persone si dividono in due categorie: quelle che ritengono che il lamento sia un diritto che andrebbe esercitato incondizionatamente (anche al costo di frantumare i timpani degli altri) e quelle che vedono il lamento come un freno al cambiamento.
Che tu lo chiami “sfogo” o “piagnisteo”, oggi sfateremo i miti sui benefici del lamentarsi.

Il clima gelido sembra aver definitivamente fatto il suo ingresso e, oltre a raffreddare il nostro organismo, sembra avere un effetto anche sulle nostre relazioni amorose.
Chi non ha mai pensato al proprio partner, per poi chiedersi:
“È meglio tagliare definitivamente i rapporti oppure provare a salvare il salvabile?”
A tal proposito, questo sembra essere il periodo dell’anno in cui si prendono le decisioni più dolorose e oggi ti spiegherò il perché.

Gli italiani si dividono in due categorie: quelli che addobbano la casa in stile natalizio nelle prime settimane di Dicembre e quelli che si riducono all’ultimo momento per montare l’Albero di Natale.
Chi è amante dalle festività natalizie e sfrutta il primo momento possibile per ricrearne l’ambiente magico viene spesso accusato di mette ansia a chi lo circonda. In realtà, secondo gli scienziati, queste persone non sono strane o bizzarre, ma solo più felici.

Quando si parla di droga, quasi sempre si pensa ai nostri simili che hanno avuto la sfortuna di cadere nella trappola della dipendenza.
Tuttavia, una recente scoperta dimostrerebbe che anche altri animali hanno l’usanza di “sballarsi” con sostanze stupefacenti, le quali hanno una struttura chimica capace di alterare l’attività mentale di chi le assume.

di Carlo Balestriere
Una delle più grandi paure di questo secolo è quella di vedersi la mente violata da altri.
Che si tratti della propaganda politica o di una singola persona con cui stringiamo una relazione, il timore che qualcuno possa farci fare cose che non desideriamo fare è molto forte.
Vediamo insieme cos’è la manipolazione psicologica, come riconoscerla e come disinnescare alcune sue tecniche.

Ultimamente il tema del futuro – e come sarà l’uomo del futuro – è salito alla ribalta.
Centinaia di scienziati e futuristi ipotizzano che entro la fine del secolo l’uomo sarà in grado di acquisire poteri divini grazie alla tecnologia.
Pensiamo, ad esempio, alla capacità di viaggiare di pianeta in pianeta (come ci promette il visionario Elon Mask quando ci presenta i suoi razzi per Marte) oppure la capacità di bloccare l’invecchiamento umano.

Cos’è un genocidio?
E’ l’atto di distruggere intenzionalmente, in tutto o in parte, una nazione, un’etnia o una razza.
E’ questo l’obiettivo di Thanos nel nuovo film Avengers: Infinity War, per “portare equilibrio” nell’Universo.
Ma può qualcuno che vuole effettuare un genocidio essere considerato un cattivo buono?

Gli introversi tendono a non essere compresi in molte occasioni, in particolare nel mondo del lavoro a causa dell’attuale moda che propone l’estroversione come l’unica qualità apprezzabile dalla “società produttiva.”
Ed è così che gli introversi sono soliti sentirsi incompresi, emarginati e non integrati al resto del gruppo.
Il fatto è che, paradossalmente, gli introversi sono forse i principali contributori all’innovazione della società e dell’essere umano in generale.

Sono sempre stato pessimo quando si trattava di ricordare i nomi delle persone.
La mia forte miopia non mi è stata d’aiuto: quando vedevo le persone per strada, infatti, non riuscivo ad associare le caratteristiche del loro viso al loro nome, semplicemente perché non ero in grado di vederle.
Ricordo che una volta, dopo l’ennesima figuraccia per aver dimenticato il nome della persona con cui parlavo, decisi di scaricare la mia rabbia contro i passanti lungo il tragitto verso casa.
In pratica, salutavo con molto calore chiunque camminasse nella direzione opposta alla mia.

“Essere pigri” è spesso un’attribuzione negativa che le persone si danno quando non sono in grado di capire perché non riescono a fare le cose che vorrebbero o dovrebbero fare.
Il problema è che il semplice atto di etichettarsi come “pigri” è una pessima strategia di auto-sabotaggio, perché dà per scontato che non si cambierà mai.
Pigro è la tua natura, stop.
Di conseguenza, è anche inutile provarci dato che “sei fatto così”.
Questo si traduce in una profezia che si auto-avvera e finisci per non fare ciò che dovevi fare… perché non ci hai nemmeno provato!

Le basse temperature che ci hanno accolto oggi sono state un po’ una sorpresa, soprattutto per chi era certo che la bella stagione fosse finalmente arrivata.
Oltre a spingere le persone a chiudersi in casa oppure a essere più motivate a non saltare la palestra, il freddo e il caldo possono cambiare il comportamento umano?
La Scienza dice di si.

Mi sono sempre chiesto come mai alcune ragazze, quando escono per conquistare un ragazzo, si portano dietro un’amica esteticamente poco piacevole.
Diciamo bruttina.
Il senso comune direbbe: “per apparire più belle presentandosi con a fianco l’amica brutta!”
Dal momento che volevo sapere cosa dicesse la Scienza al riguardo, ho fatto una piccola ricerca.
E ho scoperto che il senso comune ci ha azzeccato.